LABORATORI
Inizia, diversi anni fa, l‟esperienza il Laboratorio di Cucito presso i locali dell’Associazione. I partecipanti sono studenti e studentesse della scuola di italiano. Lo scopo non sarà insegnare un mestiere, bensì continuare la didattica praticata in classe, in un contesto di socializzazione più “libera” dagli impegni scolastici, imparandole basi della sartoria e dell‟utilizzo delle macchine da cucire.
La prima piacevole sorpresa sarà che tra i partecipanti troveremo alcuni ragazzi provenienti dal Gambia e dal Mali. Una sorpresa che ci permetterà di conoscere le abitudini di questi paesi africani, dove i sarti sono principalmente uomini.
Piccoli grandi segni di integrazione tra culture diverse dove c’è sempre qualcuno che insegna e un altro che impara, vicendevolmente.
La straordinarietà di questa esperienza porterà FILEF in piazza Prampolini, nell’ambito del mercatino di Pollicino, dove verranno esposti i lavori realizzati durante il laboratorio; per tutta la giornata ragazze e ragazzi si alterneranno alla macchina da cucire per la realizzazione di borse e altri piccoli oggetti.
A questa prima esperienza faranno seguito i laboratori di cucito sul territorio a Cella e a Cadè.
Ed è a questo punto che a Cella, FILEF proporrà ad integrazione del progetto “Mamme a Scuola” – e prendendo spunto da una lezione di Iren sulla raccolta differenziata ed ilrecupero dei materiali – il primo Laboratorio Creativo.
Verranno proposti diversi pomeriggi di lavoro, durante i quali i partecipanti, anche in questo caso sia donne che uomini, realizzeranno oggetti con diversi materiali: carta, plastica, filati, tutti rigorosamente di recupero.
Da questa esperienza, nascerà “Zarbia, il tappeto dell’amicizia”.
A sintesi di queste due esperienze, riproponiamo questi piccoli versi:
“mani che intrecciano fili, fili che rincorrono colori, colori cheraccontano storie, storie che creano amicizie, amicizie che fanno vivere ed arricchire una comunità”
Arricchire una comunità
Le volontarie che lavorano al laboratorio creativo sono tutte del territorio e riusciranno a coinvolgere altre donne. Dalla “costola di FILEF” nascerà il gruppo informale Le Farfalle di Cella, gruppo di donne che, incontratesi tra i tavoli dei laboratori FILEF, si uniscono per partecipare attivamente all‟evento VivaVittoriaReggio.
Nasce così una nuova esperienza di contaminazione femminile, fatta di esperienze diverse, promozione di idee e attività sul territorio.
Dopo la pandemia, nel 2022 il Tappeto Zarbia viene esposto per alcuni mesi nell‟atrio della Biblioteca San Pellegrino per poi trovare una collocazione definitiva nella sala d‟aspetto del Centro per la Famiglia Straniera – Ausl Re- con la donazione da parte di FILEF e del gruppo informale Le Farfalle di Cella.
E per non disperdere questo patrimonio di risorse umane e di saperi, i due laboratori hanno ripreso vita dal 15 marzo a Cella, presso il Circolo Arci (sempre disponibile a mettere a disposizione spazi adeguati) dopo il periodo difficile della pandemia, con il
progetto QUA-Spazi e Reti di Comunità, Comune di Reggio Emilia “Ago, filo e spid: cuciture territoriali, culturali e digitali” in collaborazione con i territori di Cavazzoli e Roncocesi.
Entrambi i laboratori si sono articolati in due periodi: primavera e autunno con una presenza complessiva di 9 donne straniere e 23 italiane, prevalentemente del territorio. La frequenza è stata del 98%. Sette volontarie hanno gestito i due laboratori con molta passione e competenza.
E‟ stata molto positiva e interessante la collaborazione con gli altri due territori, soprattutto con il gruppo di Cavazzoli, con il quale si è realizzato una stupenda composizione da donare ad un luogo frequentato da donne della città. Riteniamo potrà essere la sala di attesa del Consultorio Donna presso la Casa della Salute Ovest, da definire bene nei primi mesi del nuovo anno.
Con questo progetto si è attivata una “rete” di associazioni, di persone, di volontari che hanno creato nuove sinergie positive nell‟ambito dei tre territori per far crescere le persone e farle diventare “cittadini attivi” per il bene della loro Comunità.
Filef offre altri due laboratori:
Laboratorio creativo
Laboratorio di alfabetizzazione digitale
L’obiettivo dei nostri laboratori consiste nello sviluppare conoscenza, relazioni e socializzazione tra persone di origini diverse, ma residenti nello stesso territorio, attraverso attività creative, artistiche e manuali utilizzando materiali quasi esclusivamente di recupero.
Accanto a essi, negli ultimi anni abbiamo aggiunto un laboratorio di alfabetizzazione digitale, nella convinzione che le competenze digitali siano ormai essenziali nel mondo di oggi e l’autonomia del singolo studente nonché l’integrazione a cui noi tendiamo passino non solo attraverso il semplice insegnamento della lingua, ma anche attraverso un’alfabetizzazione digitale.